Oggi in quasi tutti gli appartamenti e gli uffici sono installati sistemi di sicurezza che garantiscono la protezione degli spazi e aiutano a monitorare qualsiasi movimento anomalo.
Tutti gli strumenti di videosorveglianza quindi sono ormai sistemi alla portata di tutti sia per semplicità di utilizzo sia per costo d’acquisto, proprio per questo motivo tramite l’utilizzo di app si ha la possibilità di integrare questi sistemi con gli smartphone in modo da poter controllare la propria casa o il proprio ufficio con un clic.
Gli strumenti oggi a disposizione sono molteplici e “in teoria” ogni registratore ci permette di accedere a queste soluzioni. Ma vediamo quale risulta essere la scelta migliore e le differenze che riscontriamo ad oggi tra le soluzioni attuali, per permettere a chiunque di controllare la propria casa a distanza dallo smartphone.
Accedere alle telecamere direttamente da smartphone
Per controllare a distanza una casa o un appartamento è necessario avere telecamere a “TECNOLOGIA IP“ perché di fatto si comportano come un computer (i famosi IoT) e sono raggiungibili quindi da rete. Le telecamere IP però per loro natura sono più delicate, è quindi consigliato fare molta attenzione alla scelta del prodotto ed optare per soluzioni di brand importanti al fine di garantire una certa affidabilità anche nel tempo (aggiornamenti, supporto tecnico, software, etc.) soprattutto se è nostra intenzione accedere direttamente alla telecamera perché in questo senso diventa indispensabile che il device abbia un software adeguatamente evoluto, scegliete marche conosciute come Tiandy.it e Dahua, evitando prodotti meno conosciuti.
Quasi tutti i prodotti oggi in commercio hanno soluzioni “P2P” di cui parleremo meglio più avanti mentre su prodotti meno recenti sarà invece necessario rendere accessibile la telecamera da remoto.
Tutte le telecamere dei maggiori produttori hanno inoltre la possibilità di essere gestite tramite flussi RTSP, ma per farlo l’unica soluzione è aprire la porta diretta della rete verso la telecamera.
Il Flusso RTSP è utile se si vuole includere il segnale video all’interno di un sito o catturarlo con software di terze parti, svincolato dal registratore (ad esempio VLC).
L’accesso diretto a telecamere è usato in particolare da chi ha una o due telecamere domestiche in quanto se mi trovo a dover controllare più telecamere la soluzione migliore è aggregarle tutte all’interno di un registratore (oggi disponibili anche da 128 canali) sia per semplicità che per avere un unico punto d’accesso
Il nostro consiglio è di utilizzare comunque sempre un registratore in quanto:
- Permette di aggregare più flussi video su un singolo apparato e quindi semplicemente monitorare in modo migliore l’area
- Permette di ospitare dischi ad alta capacità così da registrare molte ore
- Permette di supportare l’accesso all’apparato a molti più utenti simultaneamente, garantendo stabilità
- Permette Analisi video (nel caso di Tiandy) sulle immagini
- Permette insieme alla telecamera (per Tiandy) di essere usato come fonte di registrazione supplementare mantenendo comunque la registrazione anche sulla telecamera in caso di guasto (Backup recording)
- In caso di manomissione della telecamera il registratore permette di avvisare e di conservare quanto registrato fino a quel momento, garantendo così maggiore sicurezza.
Su Tecnologie Differenti (AHD / CVI / TVI o Analogico) il registratore è indispensabile per poter conservare le immagini, in quanto non sono prodotti che al loro interno registrato, ma sono unicamente strumenti passivi, si devono quindi appoggiare ad un registratore per permettere la cattura delle immagini
Veniamo quindi al registratore ed alla scelta migliore per poterlo vedere da casa, valutiamo quale sia la soluzione più adatta per accedere al nostro sistema.
Fino a poco tempo fa la soluzione era una SOLA, era necessario avere un IP Statico, attività non sempre semplice soprattutto con alcune connettività (Fastweb ad esempio).
Oggi tutto è cambiato ma le varie tipologie comportano sempre PRO e CONTRO, andiamo quindi ad analizzare quale siano questi PRO e CONTRO.
IP STATICO.
L’IP statico è la soluzione in cui il registratore è SEMPRE identificabile sulla rete, richiede connettività tipicamente aziendali e deve essere adeguatamente calibrato al flusso video che vado a ospitare, ma del flusso video ne parleremo in fondo.
Questa era la soluzione più usata, e lo è ancora per una serie di aspetti che andiamo a vedere
PRO
- Governo l’accesso o meno al registratore non dipendendo da altri
- Posso creare vincoli d’acceso anche lato rete
- Il flusso video è direttamente proporzionale alla mia banda di conseguenza posso controllarlo
CONTRO
- Devo esporre la mia rete interna a rischi di sicurezza, se consideriamo oggi cosa accade con gli IoT di fatto se il mio registratore è vulnerabile e sarei a rischio
- Devo configurare il router o il firewall in modo da poter aprire le porte necessarie all’accesso all’apparato
- Necessaria la presenza del controllo del traffico (accesso a router o Firewall)
- Porte http & RTSP disponibili
Si evince come questo tipo di configurazione sia più complessa, ma permette un miglior controllo, solitamente è molto utilizzata a livello aziendale dove è presente una infrastruttura più complessa, ed in questi casi si consiglia anche di utilizzare apparati che garantiscano una certa stabilità e garanzia nel tempo (vedi Tiandy).
DYNAMIC DNS (DYNDNS).
Il Dynamic DNS nasce per ovviare al problema della mancanza di IP Statico, ogni volta che il router si collega ad internet “riceve” un IP con cui lavorare (paragoniamolo al numero telefonico di casa) nel caso dell’IP Statico il numero è sempre lo stesso. Se non si ha l’IP statico, ma lo stesso varia ad ogni connessione, il Dynamic DNS permette di comunicare qual è questo numero.
Di seguito diamo una rappresentazione grafica di questo processo:
Questa soluzione permette di ovviare al costo dell’IP statico (spesso non presente in connessioni domestiche) potendo accedere così all’apparato da remoto.
PRO (dito su)
- Governo l’accesso o meno al registratore non dipendendo da altri
- Posso creare vincoli d’acceso anche lato rete
- Il flusso video è direttamente proporzionale alla mia banda di conseguenza posso controllarlo
CONTRO (dito giu)
- Devo esporre la mia rete interna a rischi di sicurezza, se consideriamo oggi cosa accade con gli IoT di fatto se il mio registratore è acessabile dall’esterno io sarei a rischio
- Devo configurare il router o il firewall in modo da poter aprire le porte necessarie all’accesso all’apparato
- Necessaria la presenza del controllo del traffico (accesso a router o Firewall)
- Porte http & RTSP disponibili
- L’uso di un servizio di terzi che mi permetta di “risolvere” l’IP della mia rete, per poterla raggiungere
SERVIZI P2P / CLOUD
Da ormai un po’ di tempo quasi tutti si sono messi ad offrire soluzioni di accesso al Registratore di tipo P2P (o CLOUD che dir si voglia).
Di fatto il nostro registratore comunica con un server tipicamente del produttore aprendo una connessione BIDIREZIONALE, dove egli stesso si mette in condizioni di inviare traffico su richiesta del server.
In questo modo NON è necessario avere l’ip dell’apparato perché è lo stesso apparato che si mette in collegamento con il Server del produttore.
Quando sarà il momento di accedere al nostro registratore, ci basterà visitare la pagina del produttore ed inserire le credenziali del nostro registratore OLTRE all’Identificativo univoco del registratore stesso (un numero di serie).
Il sito verificherà che il registratore è disponibile e permetterà di accedere direttamente ai flussi video senza la necessità di aprire alcuna porta mettendo direttamente in comunicazione il flusso video con l’utente che ne ha fatto richiesta.
Questo tipo di soluzione è decisamente semplice, perché NON richiede alcuna configurazione particolare, ma può mettere a serio rischio la sicurezza della propria rete, di fatto abbiamo una porta aperta verso l’esterno da un apparato interno ed in caso di buchi di sicurezza potrebbe essere decisamente pericoloso.
Inoltre è decisamente importante fare attenzione alle credenziali utilizzate, in quanto non è difficile provare ad entrare su registratori di altri utenti semplicemente cambiando l’identificativo usato ma con password blande (admin/admin ad esempio)
PRO
- Estrema semplicità d’uso
- Non devo aprire alcuna porta di rete lato router o Firewall
- Non ho necessità di IP Statico o DNS dinamico
CONTRO
- Il flusso video passando da un fornitore terzo potrebbe anche non essere fluido
- Il servizio è di terzi, potrebbe non funzionare impedendo l’accesso al registratore
- È estremamente importante una buona policy sulle password
- In presenza di firewall rigidi potrebbe non funzionare
Sono noti casi di abuso d’accesso a sistemi di videosorveglianza, il nostro consiglio è di utilizzare queste soluzioni se l’area ripresa non è sensibile, o comunque ad accesso pubblico, se invece l’area ripresa è riservata consigliamo vivamente le prime due soluzioni. Inoltre valutate BENE il servizio utilizzato per servizi P2P, molti tendono a durare poco ed a dare molti problemi di stabilità rendendo di fatto il registratore NON più utilizzabile per questo servizio, il nostro consiglio è di utilizzare servizi di primari produttori (TIANDY, DAHUA) uno dei pochi prodotti di terzi molto affidabile è XMEYE, tra i primi ad aver sviluppato questa soluzione e l’unica a mantenere una soluzione qualitativamente alta.
COME CAPIRE QUANTA BANDA SERVE ?
Questa è una delle domande tipiche nelle nostre conversazioni in assistenza, molti utenti attivano il servizio di accesso da remoto ma POI il flusso video è di bassa qualità o molto lento.
Intanto cerchiamo di capire come configurare il tutto in modo corretto.
Sul vostro registratore o telecamera troverete il flusso secondario. Quel dato è la risoluzione con cui vedrete da remoto. Perché ? La banda a disposizione è sempre ridotta rispetto alla velocità di registrazione di conseguenza, dovendo utilizzare l’accesso da remoto per mera verifica dell’ambiente, non è necessario un elevato dettaglio. E’ per questo che la risoluzione da remoto è solitamente inferiore rispetto a quella visibile davanti all’apparato.
Inoltre molte APP oggi hanno duplice versione, una gratuita con risoluzioni inferiori e funzioni mancanti, ed una a pagamento con risoluzione più alta e maggiori funzioni.
Considerando comunque la tipica risoluzione da remoto che è D1 (720×576), una banda adeguata per poter vedere il vostro flusso video è di 500kb/sec, banda che deve essere in UPLOAD.
Solitamente le connettività domestiche hanno un’elevata velocità di DOWNLOAD ma una bassa velocità di UPLOAD, (tipica 20/1) quindi 20MB in Download ma SOLO 1mb/s in UPLOAD
Di conseguenza non sarà possibile vedere più di 2 telecamere in modo fluido. Considerate che 1mb/s è già una banda elevata per molte utenze domestiche (IN UPLOAD)
Questo solitamente è il maggior problema riguardante un buon flusso video da remoto, ed è per questo che si consiglia di ridurre il “secondo flusso” delle telecamere di risoluzione e di FPS.
Tanto in caso di necessità sarà sempre possibile accedere al registratore e vedere le riprese originali, il video da remoto deve essere per MERO scopo di controllo in caso di necessità.
Speriamo che questa guida sia d’aiuto per indirizzarvi al prodotto migliore per poter vedere il vostro registratore!
Nel caso in cui aveste bisogno di un consiglio o di un aiuto non esitate a contattarci!