CASO HIKVISION: Rischio per la Sicurezza!


HikVision; Hangzhou, ChinaAl giorno d’oggi la sicurezza è molto importante, sia all’interno delle abitazioni private ma ancora di più negli uffici pubblici, dove è necessario tenere sotto controllo i flussi di persone e tutto ciò che accade. Di notevole supporto alla security umana sono tutti i nuovi sistemi tecnologici che negli ultimi anni sono stati sempre più perfezionati, tanto da garantire oggi standard elevatissimi. Grazie ad impianti d’allarme e alle telecamere per la Videosorveglianza interne con videoregistrazione si possono scoprire eventuali intrusioni e tenere sotto controllo ogni movimento sospetto.

Ciò non toglie che bisogna fare molta attenzione all’impianto di sicurezza che si decide di installare. Non sono solo le caratteristiche tecniche a fare la differenza, ma anche la loro sede di produzione. A tal proposito, ha fatto molto parlare di recente il caso Hikvision.

Hikvision è un’azienda che produce videocamere per la sorveglianza interna, ed è stata scelta dal governo britannico per costruire una rete di videosorveglianza che fosse in grado di monitorare praticamente ogni aspetto della vita degli inglesi. Le telecamere Hikvision sono state installare praticamente ovunque: dalle stazioni della metropolitana agli uffici pubblici, dalle strade agli aeroporto, e in qualunque altro punto strategico delle città del Regno Unito.

Niente da eccepire sul corretto funzionamento dei dispositivi Hikvision: sta di fatto però che questa azienda è cinese e direttamente controllata dal governo. Questo vuol dire che i dati sensibili dei cittadini britannici potrebbero finire con facilità nelle mani del Partito Comunista che detiene in potere in Cina. Il Regno Unito potrebbe cioè essere finito sotto l’occhio del famigerato “Grande Fratello” in modo inconsapevole: basti pensare a quante informazioni importanti quelle telecamere potrebbero rilevare, dai documenti ai dati sensibili dei cittadini.

Caso HikVision: sicurezza e videosorveglianza

Alcuni giornalisti del quotidiano Mail on Sunday si sono infiltrati nel quartier generale della Hikvision a Pechino e i sospetti sull’azienda si sono rivelati fondati; inoltre anche un altro episodio ha gettato nuova luce su questo caso. Pare infatti che l’Ambasciata Americana in Afghanistan, che usava un sistema di videosorveglianza Hikvision, abbia deciso di rimuoverlo e sostituirlo con quello di un’altra azienda. La motivazione riguarda proprio il fatto che Hikvision è controllata dal governo cinese e in quanto tale non garantisce la massima sicurezza a livello di tutela di informazioni riservate.

Ciò non vuol dire che bisogna rinunciare ad installare delle videocamere di sicurezza per il timore di veder violata la propria privacy: significa solo che bisogna solo assicurarsi che la ditta a cui ci si rivolge possa garantire la massima serietà. Un’azienda che si sta facendo conoscere per questa caratteristica è Tiandy, che produce da oltre cent’anni sistemi di videosorveglianza adattabili ad ogni esigenza. Tiandy, oltre a garantire la completa affidabilità dei suoi prodotti, tutti tecnologicamente all’avanguardia, garantisce anche la completa indipendenza da qualunque sistema di governo.

Garantire la sicurezza della propria casa è un diritto di ogni cittadino; l’importante è affidarsi a sistemi certificati e trasparenti.

Caso HikVision; Hangzhou, China

Alcune Fonti:

https://ipvm.com/reports/heres-what-really-sets-hikvision-apart

https://www.coresecurity.com/advisories/hikvision-ip-cameras-multiple-vulnerabilities